Addio palestra? Un italiano su cinque fa sport con un’app
- 1 Luglio 2025
- Popolazione
L’Italia si sta abituando a fare sport da sola, in silenzio e in salotto. Senza abbonamenti, senza spogliatoi, senza orari. E senza istruttori in carne e ossa. Nel 2024, secondo i dati dell’ultimo rapporto dell’Istat, quasi un quinto degli sportivi italiani (18,7%) dichiara di allenarsi tramite app, piattaforme online, video sui social o siti di centri sportivi. È una rivoluzione che non si vede nelle statistiche di presenze in palestra ma si misura nei megabyte scaricati. E ha un volto ben preciso: è giovane, urbano, spesso femminile.
Le donne guidano questo cambiamento. Sono più le donne degli uomini a fare sport con il supporto digitale (20,9% contro 17,1%) e sono anche quelle che più spesso scelgono di allenarsi in casa o in spazi condominiali (22,6% contro 18,4%). In parte, perché hanno meno tempo libero a disposizione. In parte, perché il digitale consente flessibilità totale: ti alleni quando puoi, come puoi, dove puoi. Nessuno ti giudica, non serve parcheggio, non serve babysitter. E nessuno ti chiede di mettere il tappetino al posto giusto.
Il dato più interessante è che la pratica sportiva casalinga – che nel 2015 riguardava appena il 13,5% degli sportivi – nel 2024 supera il 20%. Più che una moda passeggera da pandemia, è diventata un’abitudine permanente. Chi ha iniziato a fare fitness nel soggiorno durante i lockdown non ha mai davvero smesso. Anzi, ha coinvolto nuove fasce d’età: tra i 35 e i 54 anni, la pratica in casa è cresciuta di 10 punti percentuali in dieci anni. E persino tra gli over 64, uno sportivo su dieci utilizza strumenti digitali per allenarsi.
Non è solo una questione di tecnologia, ma anche di geografia. Nelle regioni del Nord oltre il 41% degli sportivi si allena all’aperto in spazi non attrezzati – parchi, strade, boschi – contro il 29% del Sud e il 26% delle Isole. Un’Italia divisa anche nel modo di correre: chi può si allena in libertà, chi non può resta legato alle strutture, quando ci sono. E la rete degli impianti sportivi, soprattutto nel Mezzogiorno, spesso non regge il confronto.
Intanto, la quota di chi frequenta regolarmente palestre e piscine resiste, ma non cresce più. Il 59,5% degli sportivi si allena in strutture al chiuso, e il 36,8% in impianti all’aperto. Ma quasi il 38% pratica sport in maniera destrutturata, senza ambienti dedicati. Una minoranza? Sì. Ma è la minoranza in crescita. E soprattutto quella che ha capito prima degli altri che fare sport non richiede per forza una tessera.
Più sportivi in Italia (ma anche più ex sportivi)
Nel 2024, gli italiani che praticano almeno uno sport superano i 21 milioni e mezzo: il 37,5% della popolazione dai 3 anni in su. È il dato più alto mai registrato. Eppure, c’è un’altra cifra – meno citata, ma altrettanto indicativa – che racconta l’altra faccia della medaglia: oltre 14,6 milioni di persone dichiarano di aver smesso di fare sport a un certo punto della propria vita. I cosiddetti dropout, quelli che c’erano e non ci sono più. E anche loro sono in aumento.
Rispetto al 2015, la quota dei dropout è cresciuta di oltre 5 punti percentuali, passando dal 20,2% al 25,4% della popolazione. Significa che più sportivi iniziano, ma anche più sportivi abbandonano. Un ricambio instabile che sta cambiando il profilo dello sport italiano: più diffuso, più accessibile, ma anche più fragile.
Il fenomeno colpisce di più gli uomini (27,5% contro il 23,4% delle donne) e si concentra nelle età centrali, tra i 35 e i 54 anni. Fasce di popolazione in cui il tempo libero è spesso sacrificato a favore di lavoro, figli, famiglia. La motivazione più comune per l’abbandono è infatti la mancanza di tempo, indicata da oltre il 41,9% degli ex sportivi. Seguono la perdita di interesse (39,1%), gli impegni scolastici (tra i più giovani), la stanchezza e la pigrizia (8,4%). Ma emergono anche ostacoli strutturali: il 7,6% segnala difficoltà economiche, il 5,9% lamenta assenza o distanza degli impianti.
Il dato più preoccupante arriva dai giovanissimi. Nel 2024, ben 1 milione e 560mila giovani tra i 10 e i 24 anni hanno dichiarato di aver smesso di fare sport. Il 18,3% di questa fascia ha avuto un primo contatto con l’attività sportiva e poi ha interrotto. Le ragazze abbandonano più dei ragazzi (21,6% contro 15,1%) e prima: in media a 14 anni, contro i 15 dei coetanei maschi. In quel momento, lo sport perde attrattiva e non trova alternative all’altezza. Scuola, socialità, nuovi interessi, una crescente pressione su risultati e aspettative: lo sport esce dalla vita dei giovani in modo silenzioso, spesso senza ritorno.
È anche per questo che cresce il numero di italiani che non ha mai fatto sport: sono il 37,1% della popolazione di 3 anni e più. Quasi 21,3 milioni di persone. Una quota che si concentra tra le donne (44,7%) e nel Mezzogiorno, dove quasi una persona su due non ha mai messo piede in un campo, in una palestra, in una piscina. Nonostante i progressi, i divari restano. E chi inizia a praticare sport tardi, spesso smette presto.